21 marzo 2010

Atlante Fotografico

Salve a tutti!

apro questa nuova sezione per descrivervi un progetto che ho in mente da qualche tempo: quello di realizzare un atlante fotografico delle costellazioni più importanti del nostro emisfero. L'idea è nata circa un anno fa, quando in una libreria sfogliai un bellissimo atlante, con delle foto stupende. Tali foto erano molto originali: in pratica le costellazioni erano nettamente distinguibili dal resto delle stelle circostanti, in quanto le stelle principali, che componevano la costellazione stessa, risultavano molto più evidenti e luminose delle altre. Inoltre ciascuna stella mostrava un alone diffuso di luce tanto più intenso, quanto maggiore era la propria luminosità. Infine, tutta la fotografia presentava un aspetto, come dire..."soft", leggermente sfumato, rispetto alle altre fotografie viste fino a quel momento. Ovviamente mi informai sull'autore, e scoprì che si trattava di un noto astro-fotografo a livello mondiale: Akira Fuji. Per lungo tempo ho cercato di trovare e comprendere le sue tecniche di ripresa e di elaborazione, nel tentavo di riprodurre in qualche modo quelle foto particolari. La ricerca non portò a nessun risultato e lasciai perdere tutto. Due mesi fa, però, la svolta! Girovagando in rete leggo un articolo: parlava di fotografia astronomica tramite l'utilizzo di filtri diffusori. Bene, notai, con grande mio stupore, che le foto realizzate con tali filtri, somigliavano molto a quelle del grande Akira Fujii. Nello stesso pomeriggio, mi recai dal mio amico fotografo. Fortuna volle che, tra le moltissime cianfrusaglie che egli possedeva, c'era anche questo "famigerato" filtro. Bene, mi dissi, perché non provare? La stessa sera monto tutto e inizio a scattare. L'effetto del filtro mi piace molto, scatto ancora e mi dico: forse l'atlante si può fare!!
Nel frattempo affino la tecnica, fino ad arrivare al 4 luglio 2008 quando ottengo il primo risultato: la costellazione della Lyra. Risultato a mio avviso gradevole e certamente al di là delle mie più rosee aspettative.

A questa prima foto seguiranno quelle di altre costellazioni, sperando di avere più tempo libero a disposizione... Ogni foto presenterà ( in basso e a destra) un piccolo riquadro dove inserirò il disegno della costellazione fotografata, favorendo, così, l'individuazione della costellazione stessa.

Per quel che concerne la Tecnica di ripresa, ecco cosa faccio: in genere realizzo due "blocchi" di riprese. Il primo, senza filtro diffusore; il secondo, con il filtro. Questa tecnica è vantaggiosa per due motivi:

  • l'utilizzo del filtro diffusore diminuisce notevolmente il dettaglio della ripresa. E' troppo "aggressivo", di conseguenza i particolari della foto (nebulose, ammassi, ecc..) verrebbero "spalmati" e mal identificabili. Da qui l'esigenza dei dei "blocchi" di sopra. Il primo blocco mi da l'informazione reale, con tutti i particolari e il dettaglio. Il secondo blocco, invece, mi servirà solo per l'effetto sulle stelle che il filtro mette in evidenza.
  • dividendo la ripresa in due blocchi, ho l'opportunità di modulare a mio piacimento (con l'elaborazione) l'effetto del filtro.

Questa ripresa è stata effetuata con la canon 350d accopiata al Canon 50mm f/1.4 USM, lavorando a f/2.8. Ho scattato 10 foto da 38 sec. ciascuna per il primo blocco (senza filtro) e 5 foto da 35 sec. per il secondo blocco (con il filtro diffusore). Il filtro utilizzato è un Cokin A840. Elaborazione: DeepSkyStacker e Photoshop CS.


La Lyra è lo strumento musicale con cui Orfeo accompagnava il suo canto. La leggenda dice che questo strumento sia stato costruito da Mercurio. Il suo suono era così dolce da ammaliare e commuovere perfino le pietre. La Lyra costuisce, insieme alla costellazione del Cigno e dell'Aquila, il cosidetto "Triangolo Estivo" Risulta ben osservabile in estate, raggiungedo il suo culmine a mezzanotte di inizio luglio. Tra le stelle che la compongono si ricordano: Alpha o Vega (mag. 0,0), una brillante bianco-azzurra; un astro importante in quanto fra 12000 anni, per effetto della precessione, sarà la "nuova" stella polare. Beta o Sheliak (mag. 3,5), una stella doppia; Gamma e infine Epsilon (mag. 5), la famosa "doppia-doppia". Tra gli oggetti interessanti presenti in questa costellazione sono da annoverare: M57, una nebulosa planetaria a forma di "anello" posta tra Beta e Gamma e M56 un ammasso globulare di mag.8.


Salve a tutti! Il progetto "atlante fotografico" prosegue. La costellazione che oggi vi propongo è Cassiopea. La tecnica di ripresa è la stessa di sopra. Ho utilizzato sempre la Canon 350d e il Canon 50mm f/1.4 USM, lavorando a f/2.8. Questa volta ho sommato 10 pose da soli 15 sec. ciascuna (senza filtro) e 5 pose da 15 sec. con il filtro diffusore. I dark sono stati undici. Elaborazione: DeepSkyStacker e Photoshop CS.


Cassiopea, moglie di Cefeo, era una donna molto ambiziosa e soprattutto gelosa della sua bellezza e di quella di sua figlia, Andromeda. La sua vanità arrivò al punto da fare irritare le Nereidi, creature del mare. Queste si rivolsero a Nettuno, il quale iniziò a flaggellare il regno di Cassiopea. Solo il sacrificio di Andromeda, poi sventato da Perseo, pose fine all'ira del dio del mare. Tra le stelle che la compongono, si ricordano: Alpha o Schedar, una stella arancione di mag. 9, Beta o Caph, stella bianca di mag. 2.3, Gamma, una stella variabile con la luminosità che oscilla tra 1.6 e 3, Delta o Ruchbah ed Eta, una stella doppia. Cassiopea è ricca di ammassi aperti. Tra questi ricodiamo: M52, M103 e NGC 7789, un ammasso che comprende circa 1000 stelle. La costellazione contiene anche alcune galassie, come NGC 147 e NGC 185, due ellittiche appartenenti al Gruppo Locale.


Ed ecco a voi Orione, la bellissima costellazione che domina il cielo invernale passando in meridiano a mezzanotte a metà dicembre. Per questa foto siamo complessivamente sui 9 minuti di esposizione. Stessa tecnica di sopra, stessa strumentazione ed elaborazione.


Orione ricorda il figlio del dio del mare Poseidone, che aveva come tratti caratteristici l'irruenza amorosa e la grande abilità nella caccia. Una volta inseguì le figlie di Atlante, le Pleiadi, le quali per sfuggire alle sue attenzioni chiesero agli dei di essere tramutate in stelle e furono accontentate. Ma Orione aveva anche suscitato l'ira di Diana, vantandosi di poter cacciare qualunque animale; così la dea gli mandò contro lo scorpione, che lo uccise. Gli dei, mossi a compassione, tramutarono il cacciatore e lo scorpione in costellazioni, ponendo Orione vicino alle Pleiadi. Tra le stelle che la compongono, si ricordano: Alpha o Betelgeuse una gigante rossa variabile di mag. 0.3-0.6, Beta o Rigel la più luminosa con una mag. di 0.1, le tre stelle della cintura Zeta o Alnitak, Epsilon o Alnilam e Delta o Mintaka. Tra gli oggetti interessanti presenti in questa costellazione sono da annoverare: la Grande Nebulosa di Orione, M42-M43, uno degli oggetti più famosi del cielo. E' una gigantesca nube di idrogeno, che il flusso di raggi ultravioletti proveniente dalla stelle in essa contenute ionizza e rende luminosa. Oltre a M42 e M43, Orione contiene anche un altro oggetto del catalogo di Messier: la piccola nebulosa M78. Infine da ricordare la presenza della Nebulosa oscura "Testa di Cavallo".


2 commenti:

Anonimo ha detto...

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Salve Antonio,
passavo di quà. Complimenti per la tua attività.
.
Per qualunque aiuto tecnico conta pure su di me :)

Cieli e giorni sereni.

Riccardo Giuliani

...

Anonimo ha detto...

CIAO,COMPLIMENTI PER LA TUA PASSIONE, ORMAI SONO POCHE LE PERSONE CHE GUARDANO LASSù DOVE LO SGUARDO E LA FANTASIA SI PERDONO A DISMISURA. HO SEMPRE AMATO IL CIELO STELLATO D'ESTATE IN CAMPAGNA, UNO SPETTACOLO ORMAI RARO E INESISTENTE IN CITTà.